“Non ho ucciso Pamela Mastropietro”. Respinge ogni accusa il trentatreenne nigeriano Innocent Oseghale rispondendo alle domande poste dal giudice Rita De Angelis nel corso dell’interrogatorio di garanzia svoltosi nella mattinata di ieri nella casa circondariale di Ascoli Piceno. Oseghale ha raccontato che  il 30 gennaio scorso, nella mansarda di Via Spalato, era presente insieme a Pamela e Desmond Lucky. La ragazza, dopo aver assunto droga, si sarebbe sentita male. Il nigeriano, spaventato, sarebbe stato rassicurato da Desmond e insieme a lui avrebbe posto il corpo di Pamela sul letto. Dopo essere uscito per consegnare altra sostanza stupefacente, Oseghale è tornato nell’abitazione dove non ha trovato nessuno, tranne il corpo di Pamela Mastropietro gia sezionato nei due trolley. Inoltre, le conversazioni intercettate in carcere tra Desmond e il terzo indagato, Awelima Lucky, sembrano far pensare all’abuso della giovane in condizioni di difficoltà psicofisica.