Una data certa per le riapertura delle attività della ristorazione e della somministrazione, delle imprese dell’intrattenimento da ballo, delle imprese balneari e delle imprese che operano nel catering e banqueting. E’ la richiesta forte e chiara emersa nel corso della manifestazione Confcommercio Marche-Fipe (la Federazione dei Pubblici Esercizi aderente a Confcommercio) che si è tenuta questa mattina, sotto una pioggia che via via si è fatta più insistente, nel piazzale della Sede Direzionale Confcommercio Marche Centrali di Ancona in via Sandro Totti luogo individuato per motivi di sicurezza. La mobilitazione, di carattere nazionale, è stata indetta per protestare contro i provvedimenti del Governo che oltre a non sostenere adeguatamente il settore sta tentennando pericolosamente sul tema delle riaperture come ha ricordato il Direttore Confcommercio Marche prof.Massimiliano Polacco presentando l’iniziativa: “La crisi generale che sta colpendo la categoria non è più sostenibile – le sue parole –. Per questo siamo qui a richiedere un impegno preciso al Governo e alla Politica: vogliamo una data certa per ripartire in sicurezza”. Il cuore della manifestazione nazionale è stato Roma dove hanno parlato il Presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia Carlo Sangalli e il Presidente Fipe-Confcommercio, nonché Vice Presidente Vicario di Confcommercio, Lino Stoppani che hanno ribadito le ragioni di una protesta civile ma determinata. All’ ‘Assemblea in piazza’, come è stata denominata questa mobilitazione, di Ancona hanno partecipato anche alcuni rappresentanti istituzionali per supportare le richieste di Confcommercio Marche. Presenti il Vice Presidente della Regione Marche Mirco Carloni, il Sindaco di Ancona Valeria Mancinelli e il Presidente della Camera di Commercio Gino Sabbatini che hanno dato il loro contributo esprimendo il sostegno al mondo dell’imprenditoria. Poi la parola è passata agli imprenditori e ai collegamenti diretti con le città e tra queste Ancona oltre a Genova, Napoli, Firenze. “Abbiamo voluto dare voce a tutte le Imprese che sono rappresentate dalla Fipe-Confcommercio – ha detto lo Chef stellato Moreno Cedroni Presidente di Confcommercio Marche-Fipe –, per dare un segnale forte al Governo. Per noi #ILFUTURONONsiCHIUDE, per questo Vogliamo riaprire subito in sicurezza!”.

Nel corso della manifestazione sono stati resi noti alcuni dati regionali inerenti il settore. Un quadro drammatico se si pensa che secondo l’Ufficio Studi Confcommercio Marche nel 2020 sono stati persi 4 MILIARDI E 700 MILA  (4.700.000.000) EURO, con una flessione del -12% del PIL. Solo il comparto della RISTORAZIONE ha perso 1 MILIARDO di euro di PIL. Il crollo dell’occupazione nel territorio è di 65.000 UNITA’ di cui 38 MILA del settore Turismo e Ristorazione. (ANNO 2020). Per i primi 3 mesi del 2021 si ipotizza una perdita di 2 MILIARDI di euro (per il settore Terziario) nel territorio delle Marche (i saldi e la Pasqua incidono pesantemente in tutto il settore commercio e ristorazione, in particolare per il comparto Abbigliamento Moda). La RISTORAZIONE nelle Marche ha perso oltre 450 MILIONI di euro nei primi 3 mesi del 2021.
Dati che definire allarmanti è riduttivo, per questo l’appello del Presidente Confcommercio Marche Centrali Giacomo Bramucci è sembrato una vera e propria esortazione alla Politica: “E’ necessario – ha detto Bramucci a chiusura della mobilitazione –, far ripartire l’intero comparto del Terziario definendo e programmando le aperture in maniera chiara e definitiva”.