Per celebrare l’8 marzo, nella Pinacoteca Mancini di Montegranaro (trasmesso in diretta facebook dalle pagine Minimo Teatro e Philosofarte), è in programma un evento realizzato dall’interazione tra Associazione Amici e Allievi Minimo Teatro, Pinacoteca Fondo Gottardo Mancini, Amnesty International Gruppo 50, Liberte Sinergie con il contributo di Regione Marche e il patrocinio del Comune di Macerata. E’ un doppio appuntamento che vede l’inaugurazione della mostra “Come eri vestita?” sul tema della violenza sulle donne e lo dello spettacolo “A cuore aperto” del Minimo Teatro. Questo il programma dell’intensa giornata dell’8 marzo: ore 12,00, inaugurazione mostra-progetto “Come eri vestita”, Palazzo Conventati Montegranaro. Diretta dalle pagine di Philosofarte, Amnesty gruppo 50 e Minimo Teatro. Saluti di benvenuto e ringraziamenti: Barbara Mancini, direttrice Pinacoteca Fondo Gottardo Mancini e Maurizio Boldrini, direttore Minimo Teatro. Ore 12.10, Consigliere regionale e Presidente Commissione Sanità Signora Elena Leonardi. 12.15 Commissario Prefettizio del Comune di Montegranaro, Vice Prefetto Dott. Francesco Martino. Ore 12.20/12.50, attivisti di Amnesty International di Macerata con presentazione della mostra “Come eri vestita”. Ore 12.50/13.00, saluti della vicepresidente dell’Associazione Allievi Minimo Teatro, Serenella Marano e nota sullo spettacolo “A cuore aperto”, che si svolgerà alle 19.00, azione scenica con Jennifer De Filippi, Serenella Marano, Chiara Marresi, Elena Paoletti su testi di Louise Glück, Wisława Szymborska , Simone Weil, Maria Zambrano e altre poetesse ; consulenza letteraria di Elisabetta Moriconi, Oriana Nabissi, Maria Carla Romiti; regia di Barbara Mancini. Uno spettacolo tutto al femminile che poggia su due straordinarie gambe: la filosofia e la poesia che insieme riescono a dire il non detto, quell’oralità che si ferma in gola e che, solo grazie al teatro, riusciamo a snodare per sindacarne ogni movimento del corpo. Nonostante lo squallore delle guerre, l’educazione all’apparenza, nonostante l’arida deriva del consumo take away – fino allo stupro se serve, non ha mai smesso di operare un pensiero che guardasse alla gioia quale inizio di una ricerca sull’umano. Il tragitto, che scorre in corpo e voce nello spettacolo “A cuore aperto”, è fatto di riflessioni, di emozioni, è fatto di letture e di progetti, di umori, di vita nonostante tutto, con sogni e segni indelebili di violenza. Uno spettacolo pensato e realizzato appositamente per l’inaugurazione della mostra: “Come eri vestita?”, progetto che nasce nel 2013 da parte di Jen Brockman, direttrice del Centro per la prevenzione e formazione sessuale di Kansas, e di Mary A. Wyandt-Hiebert responsabile di tutte le iniziative di programmazione presso il Centro di educazione contro gli stupri dell’Università dell’Arkansas e diffuso in Italia grazie al lavoro dell’Associazione Libere Sinergie che ne propone un adattamento al contesto socio culturale del nostro Paese. L’idea alla base del lavoro è quella di sensibilizzare il pubblico sul tema della violenza sulle donne e smantellare il pregiudizio che la vittima avrebbe potuto evitare lo stupro se solo avesse indossato abiti meno provocanti. Da qui il titolo emblematico ‘Com’eri vestita’. I visitatori possono vedere quanto siano comuni gli abiti che le vittime indossavano: 17 diversi capi di abbigliamento che raccontano 17 diverse storie di donne legate da uno struggente fattore comune: essere state vittime di violenza, mentre in un’altra stanza risuonerà l’adagio di Albinoni suonato al clarinetto dal M° Marzio Moriconi. La mostra rimarrà esposta per tutto mese di Marzo presso la Pinacoteca Fondo Gottardo Mancini, Palazzo Conventati Montegranaro con ingressi contingentati (solo se in zona gialla) su appuntamento 347 6890974 – info@philosofarte.org.