Dall’Umanesimo che innova all’Umanesimo digitale. E’ la prossima sfida dell’Università di Macerata che giovedì, in Senato Accademico, ha approvato il progetto del primo corso di laurea a orientamento professionale dell’Ateneo, incentrato su “Digital humanities e sistemi multimedia” per l’anno accademico 2022/2023. Le lauree professionalizzanti – una nuova categoria di lauree introdotta nel 2018 – hanno l’obiettivo di formare figure subito inquadrabili nelle realtà aziendali. Il corso interdipartimentale progettato da UniMc rientra in una delle tre classi di laurea attivate dal Ministero dell’Università giusto lo scorso settembre, la L-P03 in professioni tecniche industriali e dell’informazione.

Il percorso, fortemente legato al mondo del lavoro, risponde a un bisogno non soddisfatto sul territorio di giovani con competenze digitali, capaci di operare in contesti di impresa medio-piccola, nei settori tipici della vocazione manifatturiera, turistica e di servizio della Regione, bilanciando competenze di tipo informatico-tecnologico con competenze socio-culturali. Nel medio periodo si potrebbe avviare una laurea magistrale trasversale, centrata sui temi dell’intelligenza artificiale nelle Digital Humanities.

 

“Abbiamo conosciuto passaggi importanti nell’evoluzione dell’Ateneo. Oggi ne stiamo avviando un altro”, sottolinea il rettore Francesco Adornato. “L’Umanesimo che innova è già stato un passo in avanti rispetto a una tradizionale configurazione di un Ateneo Umanistico. Ci ha consentito di accelerare il passo, di allargare l’orizzonte. Questo nuovo percorso è iniziato dagli Stati generali del 2018 con l’obiettivo di uno “scompaginamento” degli schemi di Ateneo superati dai processi reali. La stessa Ministra Cristina Messa, allora Rettrice dell’Università Bicocca di Milano, partecipò a un’iniziativa su “L’Università e il suo futuro”. Durante l’inaugurazione dell’ultimo anno accademico è stato ribadito il bisogno di nuovi paradigmi, nuove categorie, novi linguaggi, nuove modalità operative per rispondere all’esigenza di coniugare saperi umanistici e discipline tecnologiche”.

 

Il percorso così delineato determinerà la necessità di un piano di reclutamento mirato a rafforzare l’inserimento di docenti e ricercatori in grado di valorizzare la formazione all’umanesimo in chiave digitale.

“Ciò consentirà – evidenzia il prorettore e delegato alla didattica Claudio Ortenzi –  di rafforzare anche l’offerta formativa dei dipartimenti attraverso la formula dei laboratori per l’acquisizione di competenze informatico-digitali.  Inoltre, il necessario reclutamento di docenti in nuovi settori disciplinari getterà le basi per realizzare un programma di formazione inter-Dipartimentale triennale ispirato all’umanesimo digitale e dedicato a studenti con vocazione umanistica in ottica innovativa”.

Il Direttore Generale Mauro Giustozzi sottolinea la prontezza con cui l’Ateneo ha colto l’opportunità offerta dall’introduzione della nuova classe di laurea da parte del Ministero. “Perno di questa transizione deve essere un significativo rinnovamento dell’offerta didattica che, da un lato, sia all’insegna della innovazione tecnologica e digitale e, dall’altro, sappia adeguarsi agli interessi del territorio e alle esigenze produttive connesse”.