Complice il terremoto che ha fatto spostare la processione del venerdì santo dal centro storico all’area di corso Cairoli, il rito quest’anno, è stato molto toccante a Macerata. Soprattutto per la sosta all’ospedale civile, dove il vescovo, mons. Nazzareno Marconi, ha voluto testimoniare la vicinanza alle persone che soffrono, attraverso la preghiera ed un messaggio di speranza che deve sempre guidare il percorso umano, anche nei frangenti più difficili. Partita dalla chiesa del Sacro Cuore con in testa il nutrito gruppo di aderenti alle confraternite, la processione del Cristo morto  ha attraversato ieri sera, oltre a corso Cairoli anche piazza Mazzini passando davanti allo Sferisterio. Un percorso suggestivo al quale hanno partecipato centinaia di fedeli. Al termine, davanti alla chiesa del Sacro Cuore, mons. Marconi, prima della benedizione finale, ha avuto parole di conforto anche per chi vive le conseguenze del terremoto, in particolare per gli anziani che si trovano senza casa. Un augurio anche  affinché nel mondo si riesca a trovare la pace e la giustizia che con le bombe non si potranno mai raggiungere.