“Mi ami tu?”. E’ il titolo che accompagna quest’anno il Pellegrinaggio a piedi da Macerata a Loreto, appena presentato dagli organizzatori. E che, come spiegato da Ermanno Calzolaio, presidente del Comitato Pellegrinaggio a Loreto, ¨E’ essenzialmente un gesto di preghiera: un’esperienza di condivisione che rende contagiosi fino al punto di abbandonare i propri pensieri e creare un contatto e un dialogo con un Dio fatto carne”. Richiamando il messaggio di don Julian Carron, Presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione, inviato per il 39° Pellegrinaggio, Calzolaio ha aggiunto che “Un gesto come il Pellegrinaggio è in grado di intercettare a questo livello ogni uomo, dominato dal peso del proprio limite e che attende, anche inconsapevolmente, di incontrare uno sguardo come quello che ha raggiunto Pietro”. Il vescovo di Macerata, mons. Marconi ha parlato del pellegrinaggio come una sfida che attraversa da un capo all’altro tutta la diocesi e che vive in essa durante tutto l’anno: “Dobbiamo essere all’altezza di quello che ci insegna, ossia che la vita cristiana è un camminare e l’andare è la nostra missione”. Mons. Vecerrica, fondatore del Pellegrinaggio, che ha usato due espressioni: gratitudine, verso tutti coloro che si impegnano nella realizzazione di questo avvenimento, e amore, la vera rivoluzione cristiana, che “annuncio della verità che si fa carne”. Sul piano organizzativo, l’ing. Massimo Orselli, ricorda che è stato rafforzato il dispositivo di sicurezza per assicurare l’incolumità dei pellegrini ed è garantito anche quest’anno l’impiego delle forze di polizia, della polizia municipale, della polizia provinciale e della protezione civile.
L’appuntamento è per sabato 10 giugno allo stadio Helvia Recina di Macerata. La Santa Messa delle 20:30 sarà presieduta dal card. Kevin J. Farrell, in concomitanza con altre celebrazioni in diverse località del mondo.