Recupero del Mercato delle Erbe. Con l’approvazione del progetto esecutivo da parte della Giunta maceratese è stato posto un tassello fondamentale per la rifunzionalizzazione del palazzo. “Nel recuperare il vecchio Mercato delle Erbe in via Armaroli c’è il senso profondo di una città che vuole cambiare – commenta il sindaco Romano Carancini – La nuova anima del vecchio Mercato delle Erbe sarà aperta, pubblica, leggera, solidale e giovane. Il palazzo del Mercato delle Erbe fa parte di quei luoghi, insieme alla ex casa del custode dei Giardini Diaz e ai locali dell’ex Mattatoio, presi a riferimento dell’Amministrazione comunale di Macerata per dare vita a un sistema urbano integrato in grado di connettere istituzioni e beni culturali che siano caratterizzanti per la città. Inserito all’interno dei finanziamenti FESR e FSE della Regione Marche 2014-2020 nell’ambito del progetto ITI (Investimenti Territoriali Integrati urbani) “In-Nova Macerata”, per un importo complessivo di 500.000 eueo, l’intervento prevede di donare nuova veste al locale di via Armaroli, costruzione realizzata all’inizio degli anni Trenta e inaugurata il 28 ottobre del 1933, facendolo diventare a tutti gli effetti un grande spazio di incontro all’interno del centro città.
“Recuperiamo un “nuovo-vecchio” spazio dentro la città, negli ultimi anni poco utilizzato e dimenticato da molti – commenta l’assessore Paola Casoni-. L’intuizione è nata grazie anche ad alcune esperienze creative, come quella di Ratatà e dei “Viaggi fotografici minimi”, che ci hanno permesso di cogliere le potenzialità di questo luogo, che si presta a tantissimi utilizzi: conferenze, incontri, mostre, laboratori, fiere, ma anche una ‘piazza coperta’, in cui incontrarsi o fermarsi a leggere, lavorare, studiare. Un centro dinamico, che rispecchia una Macerata giovane e desiderosa di nuovi incontri ed esperienze”.
Il progetto si innesta sul lay-out esistente della struttura, dividendola in tre ambienti principali: spazio polivalente di accoglienza, area collettiva co-working e una sala conferenze di 90 posti, per incontri e convegni. Non si tratta di funzioni necessariamente fisse, ma di soluzioni dotate di massima flessibilità d’uso. Le partizioni interne, infatti, articolano lo spazio ma non lo “chiudono” e gli arredi sono stati pensati per essere facilmente spostati ed adattati a vari usi. E’ stato inoltre aggiunto un ulteriore blocco servizi e sono stati ricavati dei locali tecnici per magazzino e deposito.