Francesco Acquaroli ha deciso di “spazzare via” le Marche, così come la storia, i saperi, le ricchezze formative delle università pubbliche marchigiane gliele avevano consegnate. ” Inizia cosi’ la nota del consigliere regionale Pd, Romano Carancini, che aggiunge: “Uno dei suoi “padroni” – già assessore Mirko Carloni – ha infatti informato con un post Facebook, addirittura prima del Presidente Francesco Acquaroli, che la Regione Marche ha autorizzato l’università privata Link Campus University all’attivazione di nuovi corsi di laurea nella nostra regione.  Un consenso formale espresso con il parere contrario di tutti e quattro gli atenei marchigiani e di una grande parte della comunità regionale, compresi alcuni autorevoli esponenti della destra come per esempio il parlamentare europeo Carlo Ciccioli.  Francesco Acquaroli è costretto a gettare la maschera a seguito del diktat di Mirko Carloni e Guido Castelli, i veri artefici dell’operazione privatistica della Link University, incapace da Presidente della Regione di tutelare il valore aggiunto di un sistema universitario pubblico che la tradizione ci ha tramandato da secoli.  In una regione con una popolazione inferiore a 1,5 milioni di abitanti, che già conta quattro autorevoli atenei pubblici che coprono in maniera capillare e qualitativamente alta l’intera offerta formativa didattica sia per gli indirizzi umanistici che per quelli scientifici, autorizzare lo scardinamento di un’armonia costruita nel corso della storia appare una scelta che calpesta le università pubbliche marchigiane, la loro dignità, ma soprattutto le impoverisce, culturalmente, socialmente e, in particolare, economicamente.  Era tutto già molto chiaro. Il governo di Giorgia Meloni, nell’ultima legge di bilancio, ha tagliato i finanziamenti alle università pubbliche italiane tra le quali in maniera rilevante quelle marchigiane.  Francesco Acquaroli boccia un emendamento del PD al bilancio regionale con il quale si intendeva “aiutare” gli atenei marchigiani ad assorbire quel taglio con minori danni.  Ed ora si chiude il cerchio: Francesco Acquaroli demolisce il sistema universitario pubblico delle Marche, apre un varco ad una università privata priva di storia, autorevolezza, prestigio, cancella il DNA culturale di una comunità che deve sentire il dovere di ribellarsi a questa inaccettabile scelta.”