Dopo l’anteprima del 30 aprile, il 2 maggio prima giornata ufficiale per Macerata Racconta il festival letterario che, con il tema “Gli errori”,  animerà la città fino a domenica 5 maggio con 48 appuntamenti tra incontri letterari, mostre, laboratori e ospiti di prestigio.
Giovedì sarà una giornata intensa di appuntamenti: al mattino saranno tutti dedicati al mondo scolastico con il Premio Macerata Racconta Giovani (sezione scrittura e sezione booktrailer), con il laboratorio di filosofia per gli alunni dell’Istituto comprensivo Fermi a cura di Andrea Ferroni e la bottega di poesia con Alessandro Riccioni per quelli della Mestica.
Nel pomeriggio, alle 16, all’Istituti Agrario Garibaldi, presentazione del libro “L’oppositore” di Mirko Grasso. Con l’autore del volume, che ripercorre la tragica fine di Giacomo Matteotti e il suo intenso percorso politico e intellettuale, ne discuterà Luigi Lacchè.
A seguire, alle 17, doppio appuntamento con Macerata Racconta. Alla Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti Lucia Tancredi introdurrà “Adelaida” il libro di Adrian Bravi, nella Dozzina del Premio Strega 2024 mentre alla Galleria degli Antichi forni ci sarà “La boutique dei ricorsi” con Ilaria Prada, un incontro per bambini dai 10 ai 13 anni.
Alla Libreria Del Monte, alle 17.30, lettura animata per bambini dai 3 ai 7 anni “Sbagliando si crea! Storie di meravigliosi errori” (consigliata la prenotazione a info@libreriadelmonte.it )
Uno degli appuntamenti clou della giornata sarà quello che vede protagonista Marco Balzano, autore e insegnante di lettere e di scrittura in un liceo di Milano, vincitore del Premio Campiello nel 2015 con L’ultimo arrivato (Sellerio) e secondo classificato al Premio Strega 2018 con Io resto qui (Einaudi).,.l che, introdotto da Francesco Rapaccioni, presenterà il suo libro “Café Royal”.
Dal Café Royal prima o poi ci passiamo tutti: genitori e figli, donne indaffarate, coppie di amanti e adolescenti spaesati. Davanti al bancone si srotolano relazioni da aggiustare e nuovi incontri, una galleria degli specchi in cui ciascuno può sorprendersi riflesso. Come spesso accade nelle grandi città, i personaggi di questo imprevedibile romanzo corale s’incrociano ogni giorno, si salutano, a volte si confidano e altre si ignorano. Forse non ne sono consapevoli, ma insieme formano una comunità. Marco Balzano ha scritto un libro fresco, vivo, incredibilmente contemporaneo, pieno di snodi, inciampi e possibilità. Storie che corrono a perdifiato, dove le traiettorie della vita s’intrecciano con i capricci del destino: un bar di Milano come il centro del mondo.
Via Marghera è una zona elegante e vivace di Milano, affacciata su un’infilata di negozi e boutique. Le giornate nel quartiere scivolano via in fretta: la gente cammina, corre o si ferma al Café Royal. Federico è un medico di base disilluso, che durante la seconda ondata della pandemia vorrebbe solo del tempo per sé; Serena combatte con il trascorrere degli anni e per non pensarci esce con le amiche a mangiare il sushi, mentre sua figlia Noemi diventa ogni giorno più bella, cinica e indipendente; Giuliano è un prete che sogna di tornare a fare il missionario in Africa; Ahmed è a Milano di passaggio e coglie l’occasione per provare a riallacciare i rapporti con Barbara… Un filo invisibile li lega l’uno all’altro e li rende protagonisti o semplici comparse della commedia umana che ogni giorno va in scena al Café Royal.
La limpidezza dello sguardo di Marco Balzano illumina le vite dei suoi personaggi – diversissimi per età, carattere, professione, aspirazioni. Tutti loro però condividono una ferita, più o meno scoperta, da cui provano a spensierarsi. E così li osserviamo da vicino, quasi li spiamo, ci immedesimiamo e a volte facciamo persino il tifo. Fino a quando la serranda del bar cala lentamente come un sipario sulla via, sulle incertezze e le felicità che ci rendono umani. Dopo il successo di Resto qui e Quando tornerò, Marco Balzano continua a fare quello che gli riesce meglio: ci convoca, mostrandoci come siamo davvero.
La Galleria degli Antichi forni, invece, alle 19, introdotte da Alessandra Pierini, ospiterà Edoarda Montanari e Laura Pisani, due scrittrici maceratesi, che con i loro libri, rispettivamente “Cicatrici” e “Il manutentore di anime” narrano due vicende familiari, molto diverse, che seguono il filo della memoria e si srotolano dal presente al passato.
Ultimo appuntamento, da non perdere, quello con Piero Martin, uno dei maggiori esperti di fusione termonucleare che dialogherà con Marino Sinibaldi, giornalista, scrittore, critico letterario e direttore della prestigiosa rivista letteraria Sotto il vulcano, alle 21.15 al Teatro della Filarmonica.
Al centro il libro di Martin “Storie di errori memorabili” dove si scopriranno storie affascinanti di chimica, biologia, medicina e soprattutto di fisica, dal punto di vista di chi sbaglia. Si incontreranno scienziati come Fermi, Einstein e Pauling e studiosi quasi ignoti e scoprire che anche i grandi della scienza hanno sbagliato sarà una iniezione di ottimismo. Spesso si considera la scienza il regno della certezza e della verità. Invece, il dubbio e l’errore sono fondamentali per il progresso del sapere in ogni settore. E, come accade nella vita di ogni giorno, anche nella scienza l’errore si presenta sotto molteplici forme: c’è l’errore che è motore di nuove conoscenze, ma anche quello frutto dell’ideologia o della fretta. C’è l’errore riconosciuto e quindi fecondo, ma anche quello testardo. Viviamo in un mondo che con l’errore ha un rapporto difficile. Oggi più che mai è importante rivalutarlo: lunga vita all’errore!
L’incontro è valido come formazione per insegnanti ed educatori.