In occasione della preview della 60ma Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia, a casa exibart – la rivista d’arte fino al 20 aprile diventa un luogo fisico, di incontro e dialogo – ospitata dalla Fondazione Marta Czok, Macerata Musei ha presentato ufficialmente, a livello nazionale, la mostra Vis-à-Vis che dal 28 giugno 2024 al 12 gennaio 2025 sarà a Palazzo Buonaccorsi. Una riflessione inedita sulla ritrattistica settecentesca e contemporanea, a cura di Elsa Barbieri, Massimo Francucci e Giuliana Pascucci, con oltre 60 opere che accostano maestri del passato e artisti del presente, italiani e internazionali.
Un battesimo d’eccezione e molti consensi per il nuovo progetto espositivo di Macerata Musei che, in occasione della prestigiosa vetrina di Venezia, ha presentato l’importante evento culturale e d’arte che caratterizzerà la prossima stagione dei Musei civici maceratesi, accolto con favore dalle maggiori testate nazionali.
In mostra dialogano opere di autori settecenteschi – Pier Leone Ghezzi, Sebastiano Ceccarini, Carlo Magini -, artisti contemporanei – Evgeny AntufievEduardo ArroyoMatthew AttardLuigi BartoliniJoseph BeuysMarco CingolaniMichelangelo ConsaniFabrizio CotogniniEnzo Cucchi, Thomas De FalcoAntony GormleyMaggi HamblingDiango HernándezLeiko IkemuraJiri KolarMark MandersAnnette MessagerFulvio MorellaRoman OpalkaLaura PaolettiVettor PisaniCarol RamaDavid ReimondoKlaus RinkeKiki Smith -, insieme alle prestigiose collezioni del museo, in particolare autori del ‘900 fra cui Nanda VigoOsvaldo LiciniAligi Sassu, attraverso un percorso espositivo che si snoda lungo tutti i piani e le affascinanti sale di Palazzo Buonaccorsi. Un originale incontro artistico dal Settecento, il Secolo d’oro della ritrattistica marchigiana al Contemporaneo, che traccia le traiettorie di studio di quanto la percezione visiva – di un ritratto – sia frutto di un processo di selezione, integrazione e intuizione in cui intervengono, oltre alla facoltà visiva, il dato reale, la coscienza, l’adesione affettiva, la memoria individuale e la messa a fuoco morale.
Attraverso la selezione di opere esposte, la mostra di Macerata Musei si propone di dare conto sia dell’evoluzione del genere artistico del ritratto, sia di alcuni fra gli esemplari settecenteschi più importanti, vividi e a volte sorprendenti. Emergono così anche le diverse possibilità all’epoca affidate al pittore stesso, di caratterizzare la figura con l’ambiente circostante, di inserire elementi che richiamassero il ruolo sociale e le passioni del soggetto ritratto, tanto quanto la profondità della lettura psicologica, che dipendeva spesso anche dal livello di confidenza che legava l’artista all’effigiato.