Domenica 19 Novembre sarà la VII Giornata Mondiale dei Poveri e il Papa , attraverso la figura di Tibi, ci invita a riflettere sul nostro sguardo, troppo spesso cieco o offuscato dal nostro fare. Tibi è cieco ma sa guardare oltre la sua cecità, proprio perché in primis sperimenta l’assenza, la mancanza, la povertà. È un invisibile che sa guardare all’invisibile, poiché capace di riconoscere che il “Signore è stato il suo bene”, proprio come dice il suo nome. Ciò che vuole Tibi per suo figlio è ciò che chiede il Papa oggi per il suo gregge: essere testimoni di un cammino da seguire che con coraggio e forza ci permette di servire Dio in un mondo disorientante ed egocentrico.
Il sabato precedente, 18 Novembre, alle 18, nell’Aula sinodale, il Vescovo Nazzareno Marconi invita tutta la comunità diocesana, sostenuta e animata dai sacerdoti, a incontrare due testimoni che nella loro vita e nel loro lavoro incontrano ogni giorno il povero e ogni tipo di povertà; con loro cercheremo di allontanare dal nostro sguardo l’indifferenza e l’ovvietà, tenendo alta l’attenzione e i nostri occhi verso Tutti. (cfr Volantino convegno allegato).
Per la domenica del 19 il Vescovo ha indetto, in accordo con l’ufficio Caritas della diocesi, una colletta che contribuirà a favorire tutte le azioni caritative delle nostre Unità Pastorali. Inoltre, il Papa ci suggerisce come poter animare le nostre comunità: «Come sarebbe significativo se, nella Giornata dei Poveri, questa preoccupazione di Tobi fosse anche la nostra! Invitare a condividere il pranzo domenicale, dopo aver condiviso la Mensa eucaristica. L’Eucaristia celebrata diventerebbe realmente criterio di comunione. 
D’altronde, se intorno all’altare del Signore siamo consapevoli di essere tutti fratelli e sorelle, quanto più diventerebbe visibile questa fraternità condividendo il pasto festivo con chi è privo del necessario!».