Condannato a 24 anni di carcere Filippo Ferlazzo, il 33enne Salernitano autore dell’omicidio dell’ambulante nigeriano Alika Ogorchukwu, avvenuto lo scorso anno a Civitanova. Dovrà anche risarcire con 350mila euro la vedova e il figlio della vittima, e con 40mila euro a testa gli altri quattro famigliari parti civili al processo. Il pm Rastrelli, citando la perizia del professor Ariatti, ha spiegato che l’imputato non ha nessun disturbo bipolare e non è schizofrenico ma soffre di un disturbo borderline, è rabbioso e irascibile. Quel giorno l’esplosione dell’individuo non era imprevedibile, ma fu solo una manifestazione del suo modo di essere, e l’aggravante dei futili motivi dell’accaduto sta nel fatto che l’ambulante avesse chiesto solo l’elemosina alla coppia. Dopo due ore di camera di consiglio, la corte di assise di Macerata ha inflitto all’imputato 24 anni di carcere. Per ora Filippo Ferlazzo resta nel carcere di Pesaro.
“E’ giusto, 24 anni di carcere vanno bene”, sono state le uniche parole di Charity Oriakhi, la moglie di Alika Ogorchukwu dopo la sentenza di condanna di Ferlazzo per l’omicidio del marito. La signora affiancata dai suoi amici, ha sempre preso parte alle udienze seguendo il processo in silenzio.