Treia in prima linea sulla prevenzione dei disturbi del comportamento alimentare. L’Amministrazione ha iniziato un percorso di attenzione a diversi disturbi che possono colpire la popolazione giovane e anziana (è partito uno screening a tappeto per la ricerca di stati pre-dispositivi alle demenze e all’Alzheimer, degli incontri sulla sana alimentazione coordinati con i servizi mensa delle nostre scuole, lo sviluppo di una forma di sanità territoriale che cerca di lasciare quanto più possibile a domicilio gli anziani non auto-sufficienti. All’interno dell’incontro “Riconoscere per prevenire” organizzato ieri (15 marzo Giornata nazionale contro i disturbi del comportamento alimentare) con le esperte la Dott.sa Elisa Pelati (Dietista e Nutrizionista) e la Dott.sa Maria Stella Andreozzi (Psicologa Clinica) sono state affrontate problematiche riguardanti in particolare l’anoressia, la bulimia nervosa e il disturbo da alimentazione incontrollata soffermandosi su come siano oggetto di attenzione sanitaria e sociale per la loro diffusione, per l’esordio sempre più precoce tra le fasce più giovani della popolazione (anche nei bambini di 8-9 anni) e per le conseguenze multifattoriali che possono comportare. Ad esserne colpita è principalmente la popolazione femminile con un rapporto tra femmine e maschi di circa 9 a 1, anche se il numero dei maschi è in aumento soprattutto in età adolescenziale e pre-adolescenziale. Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione sono patologie complesse caratterizzate da un disfunzionale comportamento alimentare, un’eccessiva preoccupazione per il peso con alterata percezione dell’immagine corporea. «Data la loro complessità, l’intervento precoce riveste un’importanza particolare – ha detto il sindaco Franco Capponi – è essenziale una grande collaborazione tra figure professionali con differenti specializzazioni (medici specialisti in psichiatria, in pediatria, in scienza dell’alimentazione e in medicina interna, dietisti, psicologi e psicoterapeuti), ai fini di una diagnosi precoce, di una tempestiva presa in carico all’interno di un percorso multidisciplinare e di un miglioramento dell’evoluzione a lungo termine».
Il Ministero della salute in particolare presenterà oggi le modalità di attuazione del nuovo Percorso Lilla in Pronto Soccorso, sulla base delle Raccomandazioni in Pronto Soccorso per un codice lilla e le recenti raccomandazioni per i familiari dei pazienti.