La Collegiata di San Biagio, resa inagibile dal sisma del 2016, torna finalmente ad accogliere i suoi fedeli. Nella conferenza tenutasi ieri mattina, presso la Domus San Giuliano di Macerata, responsabili e addetti ai lavori hanno presentato e descritto nel dettaglio alla stampa l’intera opera di restauro che ha permesso, in tempi record, la riapertura della chiesa di Pollenza. Ed è stata anche l’occasione per accennare ad un altro importante passaggio: la riapertura della Collegiata di San Giovanni, a Macerata, il prossimo 10 dicembre.
In campo lavori importanti, dovuti alle ferite del terremoto, malgrado siano passati ben sei anni.
Il focus sugli interventi nella chiesa di San Biagio, ad opera dell’Ufficio tecnico della Diocesi di Macerata, ha fornito informazioni su quanto realizzato. Il restauro per un importo di 1 milione e 100 mila euro, è stato effettuato con i fondi dell’8xmille alla Chiesa Cattolica, con fondi assicurativi e della parrocchia Sant’Andrea Apostolo di Pollenza ed è stato progettato e diretto dall’architetto Alessandro Nardi con il contributo dell’ingegnere Francesco Losego, dell’ingegnere Daniele Menghi, dell’ingegnere Aldo Tuzio e del geometra Endrio Cesca. Ci sono voluti due anni di lavori fino alla riapertura lo scorso mese. Il sindaco di Pollenza, Mauro Romoli, ha rimarcato l’ottimo lavoro svolto per il recupero della chiesa.
Il vescovo mons. Nazzareno Marconi, ha ringraziato tutte le persone coinvolte nel non semplice recupero delle opere. A proposito della Collegiata di San Giovanni che verrà riaperta a dicembre, ha sottolineato che fungerà da Duomo supplente in attesa di recuperare quello di San Giuliano danneggiato dal terremoto di sei anni fa.
