“La Regione Marche lascia fuori dalla porta l’Università di Macerata sul progetto per Villa Buonaccorsi a Potenza Picena dopo l’acquisizione da parte del Ministero della Cultura della bellissima struttura che, dunque, oggi è patrimonio pubblico.
Con un incarico diretto, infatti, il Presidente Acquaroli e l’assessore alla Cultura Giorgia Latini hanno affidato all’Università Politecnica delle Marche un masterplan riguardante il rilancio della villa settecentesca connotata da un forte valore storico, artistico e culturale.
Sarebbe stato invece naturale coinvolgere l’Ateneo maceratese che offre i Dipartimenti di Beni Culturali e Turismo e di Giurisprudenza – peraltro riconosciuti dal MIUR come strutture di eccellenza – e corsi qualificanti quali Management dei Beni Culturali, Economia Territorio e Ambiente.
E la direzione anconetana del progetto, dimenticando quella maceratese, appare ancor più incomprensibile se si leggono le ragioni che hanno indotto il Ministero all’acquisto di Villa Buonaccorsi e che si riassumono nella “…valorizzazione sotto il profilo ambientale, storico, culturale ed economico per una nuova fruizione pubblica della splendida villa settecentesca”, competenze proprie anche dell’Università di Macerata.
Il Presidente Acquaroli e l’assessore alla cultura Latini non hanno sentito neppure la necessità e la sensibilità di creare un progetto di rete tra le due università, offrendo così anche al nostro territorio l’opportunità di essere protagonista.
Un errore nel merito e una superficialità nel metodo che penalizzano l’Università di Macerata esclusa da un progetto che riguarda un bene pubblico localizzato nella nostra provincia”.
Così il consigliere regionale del Partito Democratico Romano Carancini commenta l’affido all’Università Politecnica delle Marche del masterplan per il progetto di rilancio di Villa Buonaccorsi da parte giunta regionale.
“Credo vada sottolineata ancora una volta – continua Carancini – l’assoluta carenza di visione dell’assessore alla Cultura Giorgia Latini, che più volte si è dimostrata incapace di costruire collegamenti tra le più importanti realtà di formazione della regione per un lavoro di scambio, sinergia e completamento.
Basti pensare alla bocciatura di una mozione del gruppo regionale del Pd a mia prima firma che proponeva l’istituzione di un tavolo permanente di confronto tra la Regione, le quattro Università, le Accademie di Belle Arti, i Conservatori e i Sindaci delle le città sedi, quale modello sperimentale di sinergia istituzionale-formativa che mettesse in stretto dialogo il territorio con i principali enti di insegnamento e di ricerca.”
“Infine, è serio ricordare – come non hanno fatto il Presidente della Regione Acquaroli e la sindaca di Potenza Picena Noemi Tartabini alla presentazione del progetto alla BIT di Milano nei giorni scorsi – che Villa Buonaccorsi è tornata pienamente nella disponibilità delle istituzioni pubbliche – conclude il consigliere dem – grazie soprattutto alla grande mobilitazione del Partito Democratico di Potenza Picena, con associazioni e cittadini, e, in particolar modo, con l’onorevole Mario Morgoni, i quali, attarverso le loro iniziative, sono riusciti a salvare questo sito dall’immobilismo della giunta regionale e del centrodestra locale. Anche per tali ragioni appaiono quanto meno poco eleganti i tentativi di Acquaroli e dei suoi assessori di assumersi la paternità del progetto, ma ancor peggio è che oggi si dimenticano completamente del nostro territorio, penalizzando l’Università di Macerata”.
Villa Buonaccorsi, il consigliere regionale Carancini: “Grave non aver coinvolto Unimc nel rilancio”
