Con un utile di 1,9 milioni di euro e indici patrimoniali estremamente confortanti, Banca Macerata conferma il suo trend di crescita e la sua solidità, annunciando anche l’inizio dei lavori di costruzione della nuova sede sociale. Uno sguardo al futuro, a un nuovo modo di fare banca con l’ausilio delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, ma con una forte attenzione al territorio. “Banca Macerata ha incrementato il patrimonio netto di € 5 milioni; la raccolta diretta di oltre € 104 mln., quella indiretta di più di € 38 mln. e gli impieghi di € 44 mln” riferisce il Presidente Ferdinando Cavallini, fotografando una banca in ottima salute che si è riflessa naturalmente anche in significativi utili, che negli ultimi tre anni si sono ragguagliati ad € 9,1 mln lordi (€ 6,2 mln. netti). Durante la conferenza stampa è stato anche annunciato l’ottenimento, nello scorso mese di marzo, del permesso per la costruzione della nuova sede sociale, la cosiddetta “Casa della Banca” che sorgerà in località Acquevive di Macerata. I lavori saranno iniziati a brevissimo e ci si attende che vengano ultimati a giugno 2022.

“Il nuovo progetto” – afferma il Fondatore e Presidente Onorario Loris Tartuferi – “nasce dall’esigenza di Banca Macerata di realizzare una nuova sede direzionale rappresentativa ed efficiente, che allo stesso tempo diventi un punto di riferimento architettonico e funzionale del territorio circostante. La proposta dell’Istituto riqualifica una zona molto degradata, risulterà integrata nel contesto paesaggistico, rispettandone immagine e conformazione, ma allo stesso tempo possiede naturalmente un carattere particolare e distintivo che rende l’opera un elemento unico, architettonicamente e strutturalmente rappresentativo.”

Ascolta l’approfondimento di “Oltre i titoli” e le interviste al Presidente di Banca Macerata Ferdinando Cavallini e al Fondatore e Presidente Onorario Loris Tartuferi.

Soddisfatto il Direttore Generale Francesco Rescigno che chiude il suo primo bilancio con risultati di rilievo, nonostante le difficoltà determinate dalla pandemia nell’ultimo anno: “Utile netto a € 1,9 milioni; raccolta complessiva da clientela + 17,5%; impieghi + 10%, ROE al 5,4% contro una media del sistema bancario inferiore al 2%. Per effetto di tali andamenti, gli indici patrimoniali hanno registrato livelli di assoluta soddisfazione, al di sopra delle risultanze fatte registrare dalla media del sistema: al 31 dicembre 2020 il CET 1 ratio si è attestato al 15,20% ed il Total Capital ratio (TCR) al 15,82%. Da sottolineare il valore del Texas ratio che dal 94% del 2015 è ora al 47%”.