“L’incontro di oggi è un momento importante, perché dal confronto delle diverse discipline possano uscire nuove buone pratiche, innovative, che possano avere una valenza per tutti i territori, non solo per l’Hotel House. Attraverso il progetto Challenge 2.0, abbiamo cercato di comprendere quali iniziative si potessero attivare nel contesto per noi di riferimento, seguendo il principio prima conoscere e poi fare”. Con queste parole il prefetto Flavio Ferdani ha introdotto, insieme al rettore Francesco Adornato, il secondo dei tre workshop organizzati online dall’Università di Macerata nell’ambito del progetto “Challenge 2.0”, che vede capofila proprio la Prefettura, a valere sul Fondo Asilo Migrazione e Integrazione. Tanti i partecipanti, almeno 350, tra studenti e “addetti ai lavori” che hanno seguito l’incontro organizzato con il patrocinio dell’Ordine Assistenti Sociali delle Marche e dell’Ordine degli Avvocati di Macerata per mettere a fuoco quali possono essere individuati come indicatori e segnali di vulnerabilità nell’ambito dell’immigrazione.

All’interno del progetto Challenge 2.0 è stato realizzato un censimento all’Hotel House per comprendere le vulnerabilità più evidenti e, sulla base dei dati raccolti, sono state attivate alcune iniziative per accentuare la capacità di risposta del settore demografico e dell’ufficio immigrazione e, allo stesso tempo, rinforzare il meccanismo di ascolto, vicino alla struttura.

In apertura del seminario, i saluti del rettore Francesco Adornato, del prefetto Flavio Ferdani, della presidente dell’Ordine degli Avvocati Maria Cristina Ottavianoni; della presidente Ordias Marche Marzia Lorenzetti, del sindaco di Porto Recanati Roberto Mozzicafreddo e di Carla Romanello del Comune di Pesaro. Coordinati da Ugo Maria Rolfo, Unimc, sono, poi, intervenuti Maria Letizia Zanier, Marta Scocco e  Enrico Emiliozzi di Unimc; Vincenzo Castelli della On the Road Cooperativa Sociale; Sabrina Nerla, coordinatrice dell’Agenzia dogane e monopoli delle Marche; Annalisa Spinaci del Comune di Pesaro; Giuseppe Lufrano, dell’Ordine degli Avvocati di Macerata.