Da Lunedì 1° marzo le Marche tornano in zona arancione. Ad annunciarlo è stato il Presidente della Regione Francesco Acquaroli: “mi dispiace moltissimo per le restrizioni che condizioneranno la nostra quotidianità e tutte le attività, ma mi preme raccomandarvi la massima attenzione. In questo momento abbiamo il dovere di fermare il prima possibile questa fase di recrudescenza del virus a tutela della salute e della sicurezza di tutti i cittadini marchigiani”, scrive il Governatore su Facebook.

Confermato fino al 27 marzo 2021 il divieto già in vigore di ogni spostamento tra Regioni o Province autonome diverse, con l’eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.

In zona arancione è consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata, tra le 5.00 e le ore 22.00, a un massimo di due persone ulteriori a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. Tale spostamento può avvenire all’interno dello stesso Comune, fatto salvo quanto previsto per gli spostamenti dai Comuni fino a 5.000 abitanti.

Sono infatti consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.

Scatta la chiusura di bar e ristoranti, consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio e la ristorazione da asporto. Restano aperti negozi, parrucchieri e centri estetici.