Può finalmente partire la ricostruzione post sisma a Frontignano di Ussita. La prima fase degli studi di approfondimento sulle faglie note che interessano alcuni centri urbani nel cratere del sisma 2016 ha infatti consentito di escludere l’esistenza di una faglia attiva e dunque pericolosa, nel nucleo abitato. Nello stesso tempo, questa prima fase di analisi ha permesso al gruppo di lavoro di escludere la presenza di ogni fattore di rischio legato alle faglie per la zona urbana di Macerata. Gli studi di approfondimento sulle faglie erano stati affidati il 5 ottobre scorso dal Commissario per la Ricostruzione, Giovanni Legnini, all’INGV, guidato da Carlo Doglioni. La prima parte di questo lavoro, realizzato insieme alle Università del territorio, si è conclusa ieri con la presentazione dei risultati ai sindaci dei dodici Comuni interessati, nel pieno rispetto dei tempi previsti. Nella seconda fase del lavoro, che si concluderà entro la primavera, saranno effettuati studi più dettagliati sulle altre faglie attive. Lo scopo degli studi è quello di verificare la reale pericolosità di queste faglie e determinare le corrette fasce di attenzione, ovvero le distanze minime che debbono avere le nuove costruzioni da queste fratture del terreno.