Il trio cussino può diventare un potente tridente. Questo hanno detto i Campionati Italiani di Modena, causa covid-19 disputati con un formato particolare e riservati solo alle categorie dell’endurance, insomma le lunghe distanze, quelle dove occorre più resistenza. In Emilia il Cus Macerata è giunto ed è stato rappresentato da 3 suoi giovani alfieri, tutti in corsa nella marcia 10 km (su strada): Giulia Miconi, Anastasia Giulioni e Alessandro Tanoni. Per gli atleti allenati da Diego Cacchiarelli non sono arrivate medaglie da sogno ma comunque piazzamenti di spessore, per tutti con prestazioni eccellenti, tanto da migliorare ogni personale cronometrico. Risultati e tempi che fanno sperare per i prossimi impegni. A guidare il gruppo cussino Giulia Miconi. La ventenne studentessa di Scienze Motorie a Roma ha ottenuto il miglior piazzamento, finendo al 5° posto nella sua categoria, quelle delle Promesse (le Under23). Giulia ha corso con il tempo di 51’12 realizzando appunto il suo personal best. La Miconi inoltre domenica sarà impegnata a Grottammare nell’ultima gara del Campionato italiano di società di marcia, questa volta sui 20km. Ha invece abbassato il suo limite addirittura di 4 minuti Anastasia Giulioni, classe 2001. La volontaria della Croce Rossa è risultata sesta nella categoria Juniores (Under20) con il tempo di 52’07.
Infine il più piccolino d’età, il 2002 Alessandro Tanoni che, sempre nella categoria Juniores (U20), ha chiuso in 11° posizione con 47’55. Lo studente di Agraria a Macerata ha abbassato il suo Pb di oltre 2 minuti.
Per la ritrovata sezione atletica del Cus un debutto nel Campionato Italiano Individuale sicuramente positivo. Il responsabile Diego Cacchiarelli esprime la soddisfazione: “Sono contento perché gli atleti hanno tutti fatto il loro miglior tempo e lo hanno fatto nella gara più importante dell’anno. Segno anche di una buona programmazione del settore tecnico. In più nessuno ha avuto ammonizioni, hanno corso in modo impeccabile. Il gruppo è bello, coeso, stando insieme si diminuisce la fatica per una disciplina, la marcia, che è davvero dura. Questi risultati sono promettenti per il futuro e gratificano intanto per le settimane di allenamento atipiche, a causa del covid abbiamo dovuto reinventarci”.