Le Marche, che sono una colonna del made in Italy in ogni settore, siano anche filiera di qualità delle produzioni sanitarie no-Covid con laboratori di certificazione attivati velocemente dalle nostre università. Sarebbero la pronta e qualificata risposta alla domanda crescente e inevasa delle aziende che si stanno riconvertendo in tutta Italia alle forniture medicali e sanitarie. Un contributo concreto alla ripresa economica della Regione aprendo una nuova frontiera produttiva e commerciale”.
L’appello è dell’onorevole leghista Tullio Patassini che continua l’impegno per il territorio ed è stato tra i presenti ai lavori di riapertura del Parlamento.
Sono evidenti i ritardi del Governo, capace solo di mosse ad effetto a fronte della sua inadeguatezza nel gestire la crisi. Le mascherine ne sono un esempio: servono come il pane, le imprese italiane le producono, ma non ci sono i laboratori per le certificazioni – spiega Patassini – Hanno nominato un super commissario dieci giorni fa che ha annunciato ieri l’arrivo di mascherine per i soli presidi sanitari. Nella nostra regione sono in crescita le aziende che riconvertono le proprie linee verso questa ed altre produzioni, ma non riescono ad ottenere le certificazioni necessarie alla commercializzazione. I laboratori delle nostre università potrebbero facilmente attrezzarsi all’uopo. Come Lega daremo loro il massimo supporto per affrontare quegli impasse burocratici che sussistono nonostante l’emergenza”.