Il Minimo Teatro diretto da Maurizio Boldrini ha deciso d’intesa con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Macerata di rendere aperte alla cittadinanza le lezioni telematiche della Scuola di Dizione Lettura e Recitazione e della classe di Ingegneria Umanistica per tutto il periodo crisi virale. Già la scorsa settimana il Minimo aveva provato con successo la realizzazione della prima regia telematica e venerdì scorso la classe di Ingegneria Umanistica composta da Alessandro Corazza, Jennifer De Filippi, Carla Antonia Forcina, Serenella Marano, Chiara Marresi, Luca Mitillo, Lorenzo Vecchioni, con la conduzione telematica di Maurizio Boldrini si è resa protagonista di un altro esperimento in diretta sorprendente nell’esito. Un testo scritto nella precedente lezione sul digiuno è stato tradotto a livello filmico attraverso il montaggio istantaneo di sette microfilm individuali realizzati seduta stante dagli allievi. Il tutto in appena un’ora e mezza di diretta. Durante l’elaborazione individuale, Boldrini e alcuni allievi hanno trovato il tempo anche di intrattenere le numerose persone collegate con letture da Anton Cechov, Eugenio Montale, Alda Merini. Risultato: una de-generazione totale dei codici, la condizione base del teatro che implica la presenza dei corpi è saltata in un coacervo di segni, di immagini moltiplicate, di suoni e voci sovrapposte in un fenomenale labirinto, disorientamento totale dei sensi. Una delle cose positive della segregazione è che la costrizione stimola, quasi obbliga, alla creazione di nuovi codici comunicativi e se è il Minimo Teatro a operare in “remoto” ci si può aspettare di tutto perché sono quasi quaranta anni che opera “dal vivo” fuori da luoghi comuni e dai criteri del già conosciuto. Per assistere alle lezioni ci si può collegare il giovedì e il venerdì, ore 21.00, al profilo fb Maurizio Boldrini.