Scoperta, dai finanzieri della Compagnia di Civitanova, una maxi frode fiscale nel settore dello smaltimento dei rifiuti e del riciclo di materia plastiche e ferrose. Ammonta a circa un milione e centomila euro il valore dei beni sequestrati, 32 le persone denunciate. E’ il risultato di un’articolata indagine di polizia economico-finanziaria e giudiziaria – coordinata dal Procuratore della Repubblica, Giovanni Giorgio. Le indagini, hanno riguardato un “gruppo” di imprese, operanti tra il maceratese ed il fermano, risultate legate da stretti rapporti commerciali, il cui modus operandi, ricostruito dalle Fiamme Gialle, è consistito nell’emissione di fatture relative ad operazioni inesistenti da parte di società create ad hoc, cosiddette “cartiere”, nei confronti di società “sane”, le quali hanno così potuto conseguire consistenti vantaggi fiscali. Sequestrati 2 immobili nel fermano, quote societarie, automezzi, attrezzature, depositi bancari e carte ricaricabili, per un valore complessivo di circa un milione e centomila euro.