Il Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Macerata Claudio Bonifazi ha emesso per la prima volta nelle Marche un provvedimento di controllo giudiziario ai sensi dell’articolo 3 della legge 199/2016 – contrasto al fenomeno del caporalato – nei confronti dell’Azienda Agricola “Girasole” di Mohamed Malik. Il provvedimento giunge a conclusione di un’intensa attività d’indagine eseguita a fine agosto 2018 dai militari dell’arma sui terreni agricoli di Montelupone e Recanati, facendo emergere un via vai di lavoratori stranieri impiegati come braccianti agricoli, senza dispositivi di protezione individuali, in mancanza di riposo settimanale.I soggetti lavoravano completamente in nero, con esecuzione di prestazioni lavorative articolate su 7 giorni alla settimana dalle 7 alle 19 con una paga di 5 euro all’ora senza formazione, visita medica preventiva e in palese violazione delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.13 braccianti, tutti richiedenti asilo in possesso di permesso di soggiorno provvisorio e ospitati presso il Gus di Macerata, sono stati identificati il 31 agosto dello scorso anno. Nel gennaio 2019 ha fatto seguito un’importante operazione svolta insieme al personale dell’ispettorato territoriale del lavoro di Macerata, operazione che ha permesso di identificare e fotosegnalare 62 lavoratori di etnia straniera, rinvenendo le stesse condizioni già osservate nel precedente accesso ispettivo. La Procura di Macerata ha quindi disposto il controllo giudiziario dell’azienda con la nomina di un amministratore giudiziario, evitando in tal modo ripercussioni negative sulle 60 persone impiegate nell’azienda.