Nuove analisi dell’Arpam, superati i valori-limite al fosso Marannello (lungomare nord). Scatta il divieto temporaneo di balneazione a causa della presenza di escherichia coli ed enterococchi intestinali.
Il Sindaco ha allertato immediatamente gli organi preposti per avviare le indagini, per ipotesi sversamenti abusivi. Sono arrivati questa mattina gli esiti di ulteriori prelievi effettuati dall’Arpam in direzione fosso Maranello, dopo un sopralluogo dei tecnici effettuato nella tarda serata del 3 luglio, in cui è stato riscontrato un flusso di acqua anomalo nel torrente che sversa acque piovane sulla spiaggia nord.
Le analisi hanno riscontrato il superamento dei valori-limite per il parametro microbiologico di escherichia coli ed enterococchi intestinali, per cui è scattato come da normativa il divieto temporaneo di balneazione nei tratti di mare interessati, precisamente dallo stabilimento balneare G7 a Golden beach. Il Sindaco ha tempestivamente emesso un’ordinanza che resterà in vigore fino a quando i parametri non saranno rientrati nei limiti previsti.
Solo alcuni giorni fa, l’Arpam aveva trasmesso al Comune dati rassicuranti per le analisi fatte lungo gli stessi tratti di mare su richiesta dall’Amministrazione comunale dopo le notizie riferite dalla stampa, di alcuni bagnanti che avevano accusato malori dopo aver fatto il bagno in questa zona del litorale nord. Ma a distanza di poche ore, dai nuovi prelievi effettuati è emersa una situazione di inquinamento di carattere organico.
Una anomalia questa della contaminazione del torrente Maranello rispetto ai luoghi ‘sensibili’ colpiti diverse volte anche nei anni passati, spesso a seguito di temporali e mareggiate, che ha richiesto l’intervento immediato del sindaco Fabrizio Ciarapica, il quale ha subito allertato gli organi preposti, in modo da avviare le indagini necessarie per comprendere se possa esserci la mano dell’uomo dietro tale eventi.
“In assenza di piogge e maltempo – ha spiegato il sindaco Ciarapica – e da alcuni dati emersi dal sopralluogo, questi fenomeni di inquinamento inducono a pensare a sversamenti occasionali di liquami smaltiti abusivamente nell’ambiente. Un fatto gravissimo che va immediatamente verificato dagli organi competenti, che mette a rischio la salute delle persone e danneggia tutta la città e gli operatori. Questa mattina ho informato il maggiore dei Carabinieri Enzo Marinelli, dopo aver inoltrato segnalazione formale all’Arma e alla Forestale, ed ho mobilitato tutti gli uffici comunali in ogni settore: segretario generale Morosi, ufficio tecnico, ufficio Atac-rete fognaria, Polizia locale per monitorare la situazione. L’Arpam ci ha assicurato nuovi accertamenti nel breve termine ed entro domani mattina confido di avere nuovi dati”.
Nelle prossime ore continueranno ad essere svolti gli accertamenti qualitativi da parte del competente servizio provinciale ARPA Marche Direzione Provinciale di Macerata. Tali tratti di costa saranno riaperti alla balneazione con ulteriore ordinanza sindacale solo a seguito dell’esito favorevole delle analisi compiute dal competente servizio provinciale ARPAM.