Un’intensa due giorni, nello scorso fine settimana, nello splendido complesso dell’Abbazia di Fiastra per celebrare, in occasione del centenario della sua morte, il duca Sigismondo ultimo rappresentante della famiglia Giustiniani Bandini, deceduto a soli 32 anni a causa della febbre spagnola.
Nel convegno tenutosi sabato pomeriggio nell’aula verde del complesso abbaziale, i relatori don Grigorij Linnik e Ivano Palmucci, rispettivamente Direttore e Vicedirettore dell’Archivio Diocesano di Macerata e Giacomo Alimenti architetto e autore del libro “Fondazione Giustiniani Bandini Cronache di 40 anni” hanno voluto ricordare, attraverso le loro lunghe e faticose ricerche archivistiche, la straordinaria figura del Duca Sigismondo. Dai documenti e anche dal suo Testamento emerge il ritratto di un uomo religioso ma anche quello di una lungimirante e moderna personalità, di un imprenditore attivo con un progetto specifico che potesse dare un nuovo impulso al settore agricolo.
Per ricordarlo uno splendido busto bronzeo realizzato dall’artista Ermenegildo Pannocchia.

Samuela Lautizi