Fiuminata sul piede di guerra per chiusura dello sportello di quella che fino a qualche tempo fa era stata la filiale di Banca Marche. È quanto si è appreso informalmente dal Gruppo UBI Banca che ha tenuto nascosta la decisione da settimane, in assenza di una comunicazione ufficiale che, invece, avrebbe dovuto esserci in virtù dell’accordo tra banca e comune per l’affidamento del servizio di tesoreria in cui si legge che eventuali spostamenti devono essere concordati. “Siamo stanchi – ha detto il sindaco Ulisse Costantini – stanchi e amareggiati, perché Fiuminata è a tutti gli effetti un comune interamente all’interno del cratere sismico e si trova a vivere la stessa situazione e le stesse problematiche degli altri comuni. Invece, il fatto che a Fiuminata (come noi stessi abbiamo sempre onestamente ammesso) i danni non siano stati quelli devastanti di altre cittadine a noi vicine sembra doversi trasformare per noi in una punizione. Abbiamo avuto tanti danni e abbiamo subito tutte le conseguenze del sisma, e se siamo stati appena poco più fortunati degli altri non dobbiamo essere puniti. La fortuna, ammesso che di fortuna si possa parlare, non è una colpa”. La cittadina ha infatti accolto nel tempo gli sfollati dai paesi vicini, vedendo aumentare la sua popolazione, ora priva di un servizio essenziale. Il sindaco ha già provveduto nei giorni scorsi all’invio di una lettera ad UBI Banca, all’Unione Banche Italiane, al Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli e al Prefetto di Macerata, nell’intento di garantire la presenza di una filiale di banca nel territorio comunale. Di tutto ciò si discuterà in un’assemblea pubblica in programma domenica 9 settembre alle ore 21:00, presso l’ex Fonderia, sede della Protezione Civile di Fiuminata.