Il centro Italia torna a tremare. Una scossa di magnitudo 5.1 si è verificata alle ore 20:19:04 di giovedì 16 agosto con epicentro a Montecilfone (CB), in Molise. L’episodio sismico si è originato a 9 km di profondità nello stesso territorio dove l’altro ieri si è avuto un altro episodio di 4.6 gradi di magnitudo.

Il terremoto è stato percepito in gran parte del Centro-Sud delle Marche, specialmente nell’Ascolano, nel Fermano e nel Maceratese, tornando a farsi sentire anche in parte delle aree colpite dagli episodi sismici del 2016 e 2017.

La scossa è stata avvertita anche in Puglia, Campania, Abruzzo e parte del Lazio.

Si registrano danni ad alcuni edifici localizzati nelle zone più prossime all’epicentro.

Classificato inizialmente con una magnitudo di 5.2, poi quantificato in 5.1 gradi, il terremoto è stato localizzato dalla Sala Sismica INGV-Roma.

Secondo i dati forniti dall’INGV-Centro Nazionale Terremoti, all’episodio delle 20:19 sono seguite oltre 20 scosse localizzate tra Montecilfone, Guglionesi, Guardialfiera, Larino e Palata, in Provincia di Campobasso, di magnitudo compresa tra 2.0 e 3.5.

Alle ore 22:22:34, nuova forte scossa di magnitudo 4.4 anch’essa con epicentro situato a Montecilfone, che ha nuovamente alimentato le paure di quanti abitano nelle vicinanze dei territori colpiti. Non si segnalano feriti.

Accanto alle scosse in Molise, alle ore 06:12:54 di venerdì 17 agosto un nuovo episodio sismico di magnitudo 2.6 ha interessato più da vicino le Marche, con epicentro sulla costa anconetana a 9 km a Nord del Capoluogo regionale, ad una profondità di 8 km.

 

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Terremoto Costa Marchigiana Anconetana
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