Grande impressione ha destato la morte di Fabrizio Frizzi. Il noto conduttore televisivo si è spento nella notte, a 60 anni, per un’emorragia cerebrale. Un uomo discreto, sempre molto disponibile, che a Macerata viene ricordato per aver condotto ben nove edizioni di Musicultura. Ma molti altri sono stati i suoi passaggi in città e nel territorio. Sono tantissimi i messaggi di cordoglio arrivati da tanti maceratese, a testimonianza di un affetto che si era creato nel tempo e che aveva fatto del popolare conduttore uno dei personaggi più amati, anche per la sua partecipazione ad iniziative di solidarietà.
“Impossibile crederci”. Sono le prime parole pronunciate dal sindaco di Macerata Romano Carancini appresa la notizia della morte del celebre conduttore Fabrizio Frizzi, presentatore storico di Musicultura e affezionato amico della città di Macerata. “Non escono parole, lo stato d’animo è impietrito – afferma il sindaco – rivedo i tanti momenti vissuti insieme alla città, con Musicultura, così intensi, spontanei, sempre ispirati dal suo spirito positivo, dal sorriso vero, da quella inaspettata voglia di ascoltare e parlare con tutti”. Fabrizio Frizzi ha sempre mostrato un autentico affetto per la città di Macerata in tutte le sue sfaccettature, dalla cultura al sociale, rafforzato nel corso dei nove anni in cui ha condotto le serate finali di Musicultura allo Sferisterio, durante le quali ha avuto modo di conoscere e vivere intensamente la città e il centro storico, di cui apprezzava particolarmente i locali.
“La città di Macerata perde un grande amico, un maceratese generoso che, vicino o lontano che si trovasse, ha sempre raccontato di noi e dei nostri luoghi come se fosse uno di noi” – prosegue Carancini. – “Ricordo le sue parole, il 17 settembre scorso, quando l’ho accompagnato alla macchina nel giorno di ANFASS Kartisti, racconta il sindaco: ‘Romano – mi disse – tu non puoi capire che dono ed emozioni forti mi avete fatto vivere in questa giornata” . Ricordo il suo ultimo messaggio del 4 febbraio scorso, nei giorni difficili di questa città, quando ha voluto scrivermi la sua vicinanza, dandoci un incoraggiamento a guardare avanti. Impossibile credere che a giugno non ci incontreremo. Sicuro che sarà per sempre nei pensieri di un’intera città.”