Sotto il coordinamento della Prefettura di Macerata, questa mattina, gli artificieri dell’Esercito del Reggimento Genio Ferrovieri di Castel Maggiore, hanno demilitarizzato un ordigno bellico di 75 mm. di calibro a presunto caricamento chimico biologico, rinvenuto nel comune di Cingoli, nella cava ex SIELPA di Rio Laque. L’unità di crisi, dopo aver verificato il rispetto delle precauzioni richieste dall’intervento e dopo la verifica dei collegamenti radio e telefonici, ha dato il via alle operazioni alle 10,30 come previsto dal piano di coordinamento.
La zona di pericolo è stata individuata in un raggio di 600 mt. intorno all’ordigno. I collegamenti tra la zona di pericolo e l’Unità di crisi sono stati garantiti dal sistema di comunicazione digitale del comune di Cingoli e dall’Unità di Crisi locale mobile dei vigili del fuoco. Attraverso alcune verifiche, si è appurato che l’ordigno era a carica ordinaria
e non chimico biologica. Si è quindi proceduto al brillamento, svoltosi in totale sicurezza.