Il settempedano Giammario Borri, autore di saggi e tomi di diplomatica marchigiana, docente di paleografia latina e diplomatica all’Università  degli Studi di Macerata, ideatore di numerose iniziative di solidarietà, sociali e culturali, è impegnato in queste settimane nella presentazione di un breve saggio-manuale, La rosa del mio giardino, edita da Zefirobooks. Un volume di appena 110 pagina dedicato Alle 299 vittime del sisma del 24 agosto 2016″ e “A tutte le persone colpite dagli eventi sismici”. Borri, che vive con moglie e figli a San Severino Marche, a seguito delle scosse del 24 agosto ha avuto la casa lesionata nel quartiere Uvaiolo, ed è stato costretto a trasferirsi in affitto in un altro alloggio che però ha dovuto lasciare in seguito alle scosse successive le quali hanno causato anche il crollo parziale della prima casa poi definitivamente abbattuta per ragioni di sicurezza. Dopo un faticoso peregrinare in contesti provvisori tra tende, collina e mare -“ come lui stesso racconta – oggi vive in un monolocale seminterrato, provvisto di angolo cucina e bagno, ritenendosi fortunato.
Nelle pagine che ha scritto per Zefirobooks raccoglie appunti e riflessioni, misti a una vena a volte ironica altre emotiva, sugli eventi sismici con lo scopo di proporre parole tonificanti per rinforzare la fragilità  post terremoto, alimentare la speranza e riprendere il cammino.
Quanto verrà  raccolto dalla vendita del libro sarà  destinato all’acquisto di un pulmino da nove posti, con pedana e carrozzina, a favore del centro per persone diversamente abili Il Girasole di San Severino Marche, al fine di agevolare gli spostamenti nelle zone terremotate.