E’ passato un mese esatto dalla scossa più forte, quella di 6.5 gradi. Alle 7,40 dell’ultima domenica di ottobre, la terra ha tremato con l’intensità più forte da 36 anni a questa parte. Per fortuna non ha causato morti, ma tanta distruzione e danni nel centro Italia. Quattro giorni prima, il 26 ottobe, due scosse di 5.4 e 5.9 gradi, entrambe in serata. Le Marche e in particolare la provincia di Macerata, hanno subito le conseguenze più gravi. Per fortuna non ci sono stati morti, ma i danni sono ingentissimi, per non parlare del numero delle persone che hanno docuto lasciare la propria casa perchè inagibile. A un mese esatto dalla scossa del 30 ottobre, oggi il premier Matteo Renzi, incontra a Macerata, i sindaci dei Comuni più colpiti dal terremoto. L’obiettivo è pensare al futuro, a come risollevare un territorio ferito profondamente, in cui sono ben 23 mila le persone assistite, di cui circa 4 mila in capannoni, palestre e palazzetti, 10 mila in autonoma sistemazione e 8 mila in albergo. 122 sono i Comuni marchigiani coinvolti, 278 le zone rosse a rischio di cui ben 146 solo nella provincia di Macerata.