Avevano pensato di piazzare l’ultima bomba davanti alla Curia vescovile di Macerata, in piazza Strambi a Macerata, poi hanno rinunciato per la presenza di troppe persone, sarebbe stato pericoloso per la loro incolumità. Sono le dichiarazioni choccanti fatte ieri in tribunale da Marco Bordoni, il 30enne operatore ecologico accusato insieme all’altro fermano, Martino Paniconi disoccupato di 44 anni, di avere effettuato cinque attentati a luoghi di culto con ordigni fatti esplodere tra Fermo e Porto Sant’Elpidio. Durante l’interrogatorio i due fermani hanno precisato di aver preso coscienza degli errori fatti e comunque di non aver voluto colpire alcuna persona fisica. Inoltre i due si sarebbero fatti condizionare da libri di natura anarchica trovati nelle loro abitazioni, vedendo la Chiesa come un potere forte da colpire. L’esplosivo sarebbe stato acquistato in zona e gli ordigni sarebbero stati costruiti con strumenti occasionali.