Le Marche sono sempre più terra di conquista di gang organizzate e si registra un aumento di reati commessi con metodo mafioso. A denunciarlo è la Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo che peraltro focalizza l’attenzione sul porto di Ancona, considerato luogo di transito privilegiato per le organizzazioni criminali dedite al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Nel rapporto appena presentato si sottolinea che i reati commessi tra il 2014 e il 2015, con metodo mafioso solo ad Ancona sono passati da 20 a 37. In crescita usura ed estorsioni. Il presidente della Corte d’Appello di Ancona, Carmelo Marino, aggiunge però che la situazione è abbastanza sotto controllo perché non ci sono grossi fenomeni di crimine organizzato e i pericoli di infiltrazione sono costantemente monitorati.