Si è aperto ieri, al tribunale di Macerata, il processo per il delitto di Pietro Sarchiè, il commerciante di pesce di San Benedetto del Tronto, ucciso il 18 giugno dello scorso anno e il cui cadavere era stato ritrovato alcuni giorni dopo nelle campagne di San Severino. Sul tavolo degli imputati Giuseppe Farina, insieme al figlio. Farina, da anni residente nell’alto maceratese, ma di origini siciliane, ha raccontato come sono avvenuti i fatti. Aveva in mente solo di dirgli di smettere di parlare male di lui, visto che si era messo a fare lo stesso mestiere. Poi tutto è precipitato e, sempre secondo la sua versione, a seguito degli insulti dell’altro ha tirato fuori la pistola che aveva con sé e ha sparato. La nuova udienza è fissata per il 2 dicembre, poi a gennaio la sentenza.