Furto sacrilego nella notte tra mercoledì e giovedì nel Duomo di Macerata. Sono state infatti trafugate due reliquie dalla teca che contiene il corpo di San Vincenzo Strambi, si tratta del crocifisso, legato ad una collana di tessuto, e di un anello, messo sull’anulare della mano destra il tutto per un valore economico di circa 1.500 euro ma elevato a livello affettivo e di venerazione. Dai primi sopralluoghi scaturisce che non ci sono segni di effrazione sulla teca di cristallo che contiene il corpo del Santo, molto venerato nel capoluogo. Particolare che fa pensare che a colpire siano state più èpersone e che abbiano approfittato del fatto che la teca non ha sistema d’allarme collegato.