Trentatre tra prodotti e vini a denominazione di origine, 152 bandiere del gusto. Sono i numeri delle eccellenze marchigiane, diffusi dalla Coldiretti regionale, un vero e proprio patrimonio da valorizzare all’Expo, la rassegna milanese inaugurata ieri. La nostra regione può oggi vantare tredici prodotti riconosciuti, tra Denominazione di origine protetta (Dop) e Indicazione geografica protetta (Igp). Quelli Dop sono l’Oliva Ascolana del Piceno, l’Olio di Cartoceto, la Casciotta d’ Urbino e il Prosciutto di Carpegna, cui si aggiungono Formaggio di Fossa di Sogliano e Salamini italiani alla cacciatora. Le Indicazioni geografiche protette sono attive per Agnello del Centro Italia, Vitellone bianco dell’Appennino centrale, Ciauscolo, maccheroncini di Campofilone, oltre che Mortadella Bologna e Lenticchia di Castelluccio. Ufficializzata da poco anche la Igp per la Patata rossa di Colfiorito. Venti, invece, sono le Doc e le Docg del vino, Ma accanto ai prodotti a denominazione di origine, ricorda Coldiretti, ci sono anche le 152 “Bandiere del gusto”, le specialità ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni. Nella classifica delle specialità dominano pane, pasta e biscotti con 45 diverse tipologie di prodotti, seguiti da 42 frutta e verdure fresche e lavorate, 30 salami, prosciutti, carni fresche e insaccati di diverso genere (come il Salame di Fabriano), 11 formaggi, 8 bevande tra analcoliche, liquori e distillati, 7 tipi di olio, 4 prodotti di origine animale, 4 condimenti e una preparazione di pesce.