Maiali allevati nella sola provincia di Macerata, alimentazione totalmente Ogm free, stagionatura più lunga. E’ su queste basi che il neonato Consorzio di Tutela del Ciauscolo tradizionale maceratese punterà per ottenere il riconoscimento della Dop, la Denominazione di origine protetta, per il caratteristico salume, che potrebbe portare alla creazione di 200 nuovi posti di lavoro in provincia. L’obiettivo è valorizzare gli allevamenti locali che hanno da tempo impostato un discorso di qualità e riconoscere anche il lavoro dei piccoli artigiani e trasformatori che rappresentano una parte importante della filiera. Il nuovo soggetto è stato presentato a Macerata da Coldiretti, Cna, Confartigianato e Provincia, con il sostegno della Camera di Commercio. Il Ciauscolo tradizionale maceratese potrà essere prodotto utilizzando maiali nati e allevati nella sola provincia di Macerata (con l’esclusione di Civitanova Marche, Potenza Picena e Porto Recanati), del peso compreso tra 180 e 220 chilogrammi, alimentati con mangimi totalmente Ogm free, cioè non derivanti da coltivazioni geneticamente modificate, oltre che provenienti per almeno il 75 per cento dal territorio locale. Viene inoltre aumentato il periodo minimo di stagionatura, che dovrà essere di almeno 90 giorni. Secondo quanto sostenuto dai rappresentanti di Coldiretti, Cna e Confartigianato, l’ottenimento della Dop rappresenterà un vantaggio anche per l’attuale ciauscolo Igp.