Il prossimo 27 maggio sarà l’ultimo giorno di lavoro per gli 83 dipendenti del cementificio Sacci di Castelraimondo. Venerdì scorso sono arrivate a tutti gli addetti, dal direttore agli operai, le lettere di licenziamento collettivo per cessazione attività, che aprono alle maestranze le porte della mobilità. In totale saranno 135 gli addetti licenziati, oltre a Castelraimondo il provvedimento riguarda lo stabilimento abruzzese. L’azienda avrebbe motivato le lettere con la mancanza di commesse e la crisi nelle vendite. Nonostante l’annuncio di cessazione dell’attività, i vertici aziendali non hanno ritirato la richiesta di rinnovo dell’Aia, l’autorizzazione integrata ambientale, necessaria all’ammodernamento degli impianti, a partire dal 2019. Mercoledì è stato annunciato uno sciopero, ma i sindacati attueranno probabilmente anche altre iniziative di protesta a partire da un possibile presidio dei lavoratori davanti al palazzo della Regione ad Ancona.