Etica, laicità, bene comune, verità. Nei quattro “punti cardinali” indicati da Papa Francesco nell’esortazione apostolica Evangelii gaudium, Padre Bartolomeo Sorge ha affidato ai maceratesi la “bussola” della buona politica. In tanti l’altra sera, alla Domus San Giuliano, hanno ascoltato il gesuita e teologo, uno dei massimi esperti della dottrina sociale della Chiesa, che è tornato a Macerata, a distanza di due anni, ospite del Circolo Aldo Moro per gli “Incontri d’Autunno”.
Padre Sorge, che non ha risparmiato una battuta sulle difficoltà logistiche per raggiungere il capoluogo, ha affrontato con la chiarezza e la simpatia di sempre il delicato tema dell’impegno politico dei cattolici (e non solo). 
Così – ha esordito – non si va avanti. C’è una crisi mortale della politica che si manifesta specialmente nell’assenteismo e nel populismo, con la tentazione di rivolgersi direttamente alla piazza, saltando le mediazioni della democrazia rappresentativa. Questa è la morte del sistema, e come cittadini e cristiani non possiamo stare fermi”. Come restituire, allora, un’anima alla politica? Nella sua lucida lezione, Sorge ha indicato la strada, esortando a riattualizzare il popolarismo sturziano, perché non solo interessa i cristiani impegnati in politica, ma è un valido strumento offerto a tutti per superare la grave crisi, e rappresenta la medicina più efficace contro la deriva populista. Nella sua Evangelii gaudium Papa Francesco, senza nemmeno saperlo (ne sono sicuro e quando lo vedrò glielo chiederò) ha aggiornato l’intuizione di Don Sturzo: il modo per venire fuori da questa crisi terribile è ribadire i quattro punti centrali da cui dipende una buona politica: ispirazione etica, che è l’ideale fondato sulla coscienza; laicità, che significa trovare l’unità nel rispetto delle diversità; bene comune, che vuol dire pensare in globale per poi agire in locale; verità, e non retorica, sapendo interpretare i problemi reali della gente. E allora il Papa invita i cristiani non tanto a fare un partito a sé, perché non è più tempo, ma ad animare con questi valori il rinnovamento della politica”.