Il governatore delle Marche ha posto fine alla crisi che avrebbe potuto continuare a tenere banco in Regione fino alle prossime elezioni di primavera. Di fronte alla richiesta di rimpasto di giunta del segretario per Pd Francesco Comi – sostenuto in questo dai partiti alleati – o in alternativa di eliminare le indennità di funzione dell’esecutivo, ha deciso per quest’ultima. Dunque rimangono gli otto assessori attuali che però devono rinunciare, insieme a Spacca, all’indennità di funzione, consentendo così un risparmio. A questo proposito Spacca commenta: “Il compito di un presidente è esercitare fino all’estremo il senso di responsabilità e buon senso in ogni fase della vita delle istituzioni garantendo il loro funzionamento. Lo stimolo lanciato ai partiti sul contenimento dei costi della politica, con la riduzione da 8 a 6 degli assessori, si raggiunge comunque con la rinuncia volontaria all’indennità di funzione da parte del presidente e della giunta. E’ un segnale simbolico e significativo per la comunità alle prese con le difficoltà di ogni giorno”.