Quattrocento azionisti privati di Banca Marche, attraverso l’Unione Nazionale Consumatori, hanno chiesto in forma collettiva un risarcimento di danno per circa 30 milioni di euro a 31 persone che hanno ricoperto ruoli gestionali, amministrativi e di controllo nell’istituto di credito, dal 2006 al 2012 tra cui l’ex direttore generale Bianconi, altri cinque manager, vari componenti del cda e del collegio sindacale. Coinvolta anche la società di revisione Price Waterhouse Coopers. Accusata di aver certificato nel 2012 la bontà dell’aumento di capitale che vide l’adesione in massa dei piccoli azionisti.