C’è un altro indagato per il delitto di Pietro Sarchiè, il venditore di pesce ambulante ucciso con sei colpi di pistola nelle campagne di San Severino. E’ Salvo, il 19enne figlio di Giuseppe Farina; ad entrambi è contestato il concorso in omicidio, ma ci potrebbero essere anche altre persone coinvolte da identificare. Intanto Salvo, che lavorava con il padre e che dopo il delitto si è trasferito dalla casa di Seppio di Pioraco a Catania, è stato convocato per domani in procura per l’interrogatorio formale. Nella stessa città nativa si trova anche il padre che non riuscirebbe più a lavorare in zona per via dell’inchiesta che lo riguarda. Rimane in piedi l’ipotesi di un omicidio legato al lavoro; i due Farina, secondo gli inquirenti, avrebbero ucciso Sarchiè in un agguato, preso il suo furgone e fatto a pezzi, poi distribuiti tra gli amici, catanesi come loro.