Castelraimondo 09.07.14 – C’è una pista per l’omicidio di Pietro Sarchiè. Gli inquirenti hanno ritrovato alcuni pezzi del suo furgone in un capannone nella zona di Lanciano, a Castelraimondo. Il luogo è a una decina di chilometri dal punto in cui è stato ritrovato il cadavere a San Severino, a pochi minuti da Sellano, la frazione in cui il commerciante di pesce di San Benedetto ha effettuato l’ultima consegna. In quel capannone c’è la sede di due società di costruzioni gestite da imprenditori siciliani: la Edilmarche di Salvo Seminara & C. e la Progedil di Natascia Giustiniani e Benedetto Seminara. I titolari delle due ditte però, per ora non sarebbero indagati. Sulle indagini c’è uno stretto riserbo, ma a quanto pare il ritrovamento del furgone è fondamentale nella ricerca degli assassini che hanno ucciso barbaramente il 62enne con un colpo di pistola alla nuca.