E’ un centrodestra unito quello che si presenta a giornalisti e cittadini, in vista delle elezioni comunali del 2020 a Macerata. Tutti quanti insieme, sorridenti e convinti, i referenti delle varie anime di questo schieramento, non li avevamo mai visti, anche se, nella conferenza stampa di fine anno, a pochi mesi dalle elezioni, non hanno ancora deciso chi sarà il candidato e del programma si sa ben poco. Ma Maurizio Mosca che coordina il gruppo, rassicura subito che entro gennaio verrà ufficializzato il candidato del centrodestra, potrebbe essere scelto tra le persone presenti in conferenza stampa, ma anche al di fuori. Sul programma non si sbottona “Ci stiamo lavorando – assicura – e sarà di grande cambiamento”. Non mancano però le sferzate nei confronti dell’attuale amministrazione. “Macerata è diventata quasi come il Bronx. Siamo pronti ad affrontare una dura battaglia contro chi sta dicendo grandi cavolate”. , invece è di tutti.
Andrea Marchiori si sofferma sulla questione bilancio comunale: “Il bilancio è in crisi, non regge gli investimenti. la Corte dei Conti ha dato delle vere e proprie bastonate perché la cassa è stata utilizzata in modo anomalo, anticipando i soldi al Gus. Con noi la città ripartirà dalla rivalutazione del centro storico e non verranno più finanziati progetti Sprar”.
Mattia Orioli: “La cultura in questi anni è appartenuta solo ad un gruppo radical chic, invece è di tutti. E’ necessario dare una nuova visione dello Sferisterio, in termini di produzione e di marketing, c’è bisogno di più managerialità. E poi dare vita al centro storico con le sue botteghe, che ora sta morendo”.
Riccardo Sacchi: “Un’altra Macerata è possibile. Negli ultimi 8 anni la città ha perso 1.600 abitanti, sono aumentati i reati connessi alla droga (finchè non è arrivato il questore Pignataro), si è registrata una perdita di valore immobiliare molto superiore a quella regionale. Per non parlare della piscina, costata 2 milioni e 200 mila euro tra interessi passivi ed altre voci, senza riuscire a realizzarla. La città deve aspirare ad un cambiamento vero, a tornare capofila del territorio. E’ necessario ripristinare i rapporti con l’Università, magari creando un assessorato ad hoc”.
Anna Menghi: “Dobbiamo porre rimedio ai disastri dell’amministrazione di centrosinistra. Sentiamo la responsabilità di dare un cambiamento alla città. Anche a livello regionale si sente questa voglia di cambiamento”.
Paolo Renna: “Macerata è una città stupenda, ma molte famiglie se ne sono andate a vivere nei centri vicini perché sono stati ridotti gli spazi di verde pubblico. Vogliamo riportare il cittadino al centro dell’attività politica”.
Deborah Pantana: “I servizi sociali del Comune che interessano ben 8 milioni di euro, sono a vantaggio degli amici degli amici di questa amministrazione. Mentre ci sono tanti maceratesi che non riescono ad arrivare alla fine del mese e che debbono essere aiutati”.
Francesco Luciani. “Dobbiamo dire grazie alle forze dell’ordine che hanno posto rimedio ad una situazione incontrollabile. A Macerata c’è un problema serio di sicurezza. Abbiamo solo 36 vigili urbani, l’obiettivo nostro è di aumentarli. Il progetto delle telecamere a Macerata è partito da noi, anche se ci sono ancora zone buie e insicure”.