“Che c’entro io con questa mattanza? Che senso ha sparate sulla gente che sta pregando?”. Così Luca Traini, il cui nome era riportato su uno dei caricatori utilizzati dai quattro attentatori nella strage di Christchurch, in Nuova Zelanda, attacco antislamico che ha provocato la morte di 49 persone che stavano pregando in due moschee. Una giornata di profondo dolore per la comunità musulmana maceratese e una ferita che si riapre anche per Macerata dopo quel 3 febbraio di ordinaria follia in cui Traini sparò a sei extracomunitari che camminavano per le vie della città. Una giornata di tensione che vi abbiamo raccontato in diretta da questi microfoni fino all’arresto avvenuto al monumento ai caduti. “Quello che accomuna questi gesti è la pazzia” commenta l’avvocato difensore di Traini Giancarlo Giulianelli.