Nell’ambito delle indagini in atto sulla morte di Pamela Mastropietro, interviene di nuovo il procurate capo di Macerata, Giovanni Giorgio per sottolineare che è stata ascoltata la testimonianza di un tassista il quale, il 30 gennaio scorso “ha conosciuto ed è stato insieme alla 18enne romana fino a quando la giovane non ha poi deciso di andare a cercare sostanze stupefacenti”. Giorgio, a questo proposito, evidenzia che “le dichiarazioni di questo testimone sono coperte dal segreto investigativo e ne è assolutamente vietata ogni forma di divulgazione, anche per rispetto alla parte lesa ed ai suoi familiari”. Intanto l’esito degli accertamenti scientifici arriverà entro la prossima settimana e, aggiunge Giorgio, “ne è vietata ogni divulgazione, al fine di non compromettere le ulteriori indagini”. Colgo l’occasione – conclude Giorgio – per esprimere il mio più vivo rammarico per le gravi offese che sarebbero state arrecate ai difensori degli indagati. Gli avvocati, svolgendo l’essenziale funzione garantistica, loro attribuita dalla Costituzione, meritano il massimo rispetto da parte di tutti”.