Calma piatta per l’economia marchigiana ma il fatto non è negativo, anzi è il segnale che la crisi si è fermata. E’ il dato che emerge dalla ‘Classifica delle principali imprese marchigiane 2014’ della Fondazione Aristide Merloni, presentata ad Ancona. Lo scorso anno si è registrata una stasi delle vendite rispetto al 2013 (+0,1%), con un calo sul mercato interno (-1,9%) che è stato compensato dalla crescita delle vendite sui mercati esteri (+2,5%), con andamenti simili a quelli osservati a livello nazionale per le grandi e medie imprese manifatturiere. ”C’è una svolta che, per la prima volta, ci fa pensare che la crisi degli ultimi sette anni sia finita – ha commentato il presidente della Fondazione, Francesco Merloni -, c’è un andamento piatto, con minime modifiche ma è il segnale che la discesa si è bloccata”. Dalla classifica arrivano le conferme dei primi posti a Indesit, Ariston, Tod’s, Acraf, Biesse, Elica. Nelle prime cento posizioni, il 26% delle imprese marchigiane è a controllo estero contro il 31,1% della media italiana.