Ha ucciso la madre ed ha tentato di darle fuoco. Quanto accaduto ieri a San Severino Marche è sconvolgente. Michele Quadraroli, 56 anni, in cura da tempo per problemi psichici, ha messo in atto il terribile gesto nell’abitazione in cui Maria Bianchi di 84 anni e suo figlio vivevano in via Raffaello Sanzio e dove gestivano, al piano terra, un bar di quartiere. Il locale però era chiuso da venerdì scorso per l’influenza accusata da Michele. Nel primo pomeriggio di ieri il medico curante, preoccupato per le sue condizioni, ha chiamato i soccorsi. Intorno alle 14,30 i carabinieri sono arrivati nell’appartamento ed hanno trovato il corpo senza vita della donna oltre al figlio che è stato portato in caserma. Secondo una prima ricostruzione, il 56enne avrebbe colpito la mamma in camera da letto con un paio di forbici, poi l’aggressione si sarebbe conclusa in bagno con il tentativo di dare fuoco al corpo senza vita. Si ipotizza un raptus dell’uomo di cui si conoscevano i problemi psichici, anche se non si sarebbe mai pensato ad un gesto simile. San Severino è sotto choc e il ricordo va anche ad altri casi drammatici, alla vigilia di Natale del 2014 quando il piccolo Simone Forconi di 13 anni venne ucciso dalla mamma, Debora Calamai, con nove coltellate e all’estate 2017 quando il 47enne Giuseppe Bordoni, con problemi psichici, si tolse la vita dopo la morte della mamma 80enne.