Martedì 3 maggio seconda giornata di “sfide” per il festival letterario nazionale Macerata Racconta che, inaugurato ieri, animerà la città fino al prossimo 8 maggio con 48 appuntamenti tra incontri letterari, spettacoli, mostre, laboratori e ospiti di prestigio.
Giornata intensa di appuntamenti quella di martedì che si caratterizza soprattutto per due appuntamenti.
Il primo è quello con Edoardo Novelli, professore ordinario all’università Roma Tre dove insegna comunicazione politica, e i suoi “Manifesti politici. Storie e immagini dell’Italia repubblicana”. L’incontro, che verrà introdotto da Angelo Ventrone, è organizzato in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Politiche, della Comunicazione e delle Relazioni Internazionali dell’Università di Macerata e si terrà alle 17 all’auditorium Unimc, in via Padre Matteo Ricci, con ingresso gratuito e senza prenotazione.
I manifesti sono stati, insieme ai comizi, il principale strumento della comunicazione politica della seconda metà del Novecento. Attingendo ai diversi repertori simbolici della politica, alle avanguardie artistiche, alla propaganda bellica, alla pubblicità, al fumetto e ai linguaggi della protesta, hanno raccontato le stagioni e gli avvenimenti salienti dell’Italia repubblicana, dal ritorno alla democrazia all’avvento della seconda Repubblica, sino a oggi. Intrecciando il piano storico all’analisi del linguaggio iconografico di più di cento manifesti, realizzati dal 1945 al 2018 da alcune delle firme più importanti dell’illustrazione, della grafica e della pubblicità italiana – tra cui Dudovich, Steiner, Jacovitti, Crepax – ma anche da ignoti militanti, il volume di Novelli ricostruisce l’evoluzione della grafica e della comunicazione politica seguendo il filo di parole, simboli, personaggi e slogan che hanno alimentato i sogni e le paure di milioni di italiani, rivelandone origini e significati, plagi e trasformazioni.
Gli studi di Novelli riguardano la storia della propaganda e della campagne elettorali e sul rapporto fra media e sistema politico, con particolare attenzione alla realtà italiana. Sull’argomento ha pubblicato saggi, ha scritto articoli pubblicati da riviste italiane e straniere, realizzato programmi televisivi per Rai Educational e “La Grande Storia” di RaiTre, collaborato con La Stampa, Il Venerdì di Repubblica, Il Riformista. Il suo ultimo lavoro è “Le elezioni del quarantotto. Storia strategie e immagini della prima campagna elettorale repubblicana” (Donzelli, Roma 2008). Fa parte del consiglio editoriale della rivista Comunicazione Politica de Il Mulino.
Il secondo appuntamento da segnalare è con Paolo Nori, scrittore dallo stile inconfondibile e uno dei maggiori esperti e traduttori di letteratura russa, che alle 21.15, al Teatro della Filarmonica, parlerà del suo libro “Sanguina ancora. L’incredibile vita di Fedor M. Dostoevskij”. L’incontro, valido come formazione per insegnanti ed educatori, è a ingresso libero e senza prenotazione.
Tutto comincia con “Delitto e castigo”, un romanzo che Paolo Nori legge da ragazzo: è una iniziazione e, al contempo, un’avventura. La scoperta è a suo modo violenta: quel romanzo, pubblicato centododici anni prima, a tremila chilometri di distanza, apre una ferita che non smette di sanguinare. “Sanguino ancora. Perché?” si chiede Paolo Nori, e la sua è una risposta altrettanto sanguinosa, anzi è un romanzo che racconta di un uomo che non ha mai smesso di trovarsi tanto spaesato quanto spietatamente esposto al suo tempo.
Se da una parte Nori ricostruisce gli eventi capitali della vita di Fëdor M. Dostoevskij, dall’altra lascia emergere ciò che di sé, quasi fraternamente, Dostoevskij gli lascia raccontare. Perché di questa prossimità è fatta la convivenza con lo scrittore che più di ogni altro ci chiede di bruciare la distanza fra la nostra e la sua esperienza di esistere. Ingegnere senza vocazione, genio precoce della letteratura, nuovo Gogol’, aspirante rivoluzionario, condannato a morte, confinato in Siberia, cittadino perplesso della “città più astratta e premeditata del globo terracqueo”, giocatore incapace e disperato, marito innamorato, padre incredulo (“Abbiate dei figli! Non c’è al mondo felicità più grande”, è lui che lo scrive), goffo, calvo, un po’ gobbo, vecchio fin da quando è giovane, uomo malato, confuso, contraddittorio, disperato, ridicolo, così simile a noi. Quanto ci chiama, sembra chiedere Paolo Nori, quanto ci chiama a sentire la sua disarmante prossimità, il suo essere ferocemente solo, la sua smagliante unicità? Quanto ci chiama a riconoscere dove la sua ferita continua a sanguinare?
Paolo Nori ha pubblicato numerosi romanzi per le maggiori case editrici nazionali tra cui “Le cose non sono le cose”, “Bassotuba non c’è”, “Diavoli”, “I Malcontenti”, “Pubblici Discorsi” (Quodlibet), “Che dispiacere”, il suo primo giallo, “Mi compro una gilera”, “Baltica 9”. Ha tradotto e curato per Einaudi l’antologia degli scritti di Daniil Charms “Disastri”, l’edizione dei classici di Feltrinelli di “Un eroe dei nostri tempi” di Lermontov e delle “Umili prose” di Puškin. Per UTET ha pubblicato “I russi sono matti. Corso elementare di letteratura russa 1820 – 1921, mentre per Salani “La grande Russia portatile” .
Il calendario della giornata prevede anche, al mattino, dalle 9 alle 12.30, al cinema Italia il premio di scrittura creativa per le scuole primarie e secondarie di I grado degli istituti comprensivi “”Macerata Racconta giovani”, conduce Lucia De Luca.
A seguire alle 11, al Teatro della Filarmonica, “Leggere a scuola – Incontro con l’autore”. Gli studenti del liceo scientifico “Galileo Galilei” incontrano il filosofo Matteo Saudino.
Nel pomeriggio, alle 16.30, alla Galleria degli Antichi forni, in collaborazione con il Museo della scuola “P.O.Ricca” il laboratorio per bambini 9 – 12 anni “Squadra Ragazzi Cambiamondo” con Gabriele Pino e Mariapaola Pesce. Consigliata la prenotazione inviando una mail a giovani@macerataracconta.it
Alle 17.30. alla Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti, Pietro Polverino ed Edoardo Salvioni presenteranno, insieme all’autore, il volume “La Poesia delle Marche. Il Novecento e oltre” di Guido Garufi. Questa nuova antologia della poesia marchigiana offre un’immagina complessiva, unitaria e salda, per comprendere l’attività letteraria delle Marche a partire dalla metà del Novecento fino ai nostri giorni.
Alle 17.30, alla Libreria Feltrinelli, “Feltrinelli kids” lettura animata e laboratorio per bambini 3 – 7 anni. Consigliata la prenotazione inviando una mail a macerata@lafeltrinelli.it
Infine alle 18.30, alla Galleria degli Antichi forni, presentazione del libro di Valerio Calzolaio “Isole carcere”, introdurranno Lina Caraceni e Giancarlo Giulianelli. Una mappa ragionata, geografica, storica e curiosa delle isole che nel tempo sono state usate come luogo di detenzione. L’incontro, valido come formazione per avvocati, gode del patrocinio dell’Ordine degli avvocati di Macerata.
Macerata Racconta è organizzato dell’associazione Contesto in collaborazione con il Comune di Macerata e l’Università di Macerata, con il patrocinio della Regione Marche, della Camera di Commercio delle Marche, del Garante regionale dei diritti della persona e dell’Ordine degli Avvocati di Macerata e con il contributo di BPER Banca, MC Consulting Unipol SAI di Macerata e Centro Commerciale Val di Chienti.
Info: info@macerataracconta.it , www.macerataracconta.it, canali social Facebook e Instagram della manifestazione.
